Che successo il cammino inaugurale!
Erano in 26, provenienti da tutta Italia, i pellegrini che, dal primo al cinque maggio si sono cimentati nel Cammino di San Vili. Partiti dalla cittadina di Madonna di Campiglio, zaino in spalla, i viaggiatori si sono avviati lungo la prima tappa del percorso, percorrendo le vecchie strade della Val Rendena. Obiettivo: arrivare in serata a Bocenago.
Ma la meta finale, tutti ne erano consapevoli, era ben oltre la visuale offerta dalla Rendena. La meta finale, che si poteva in quel momento solo immaginare, e che si sarebbe concretizzata ai loro occhi solo 5 giorni più tardi, era Piazza Duomo, il cuore della città di Trento. L’avrebbero raggiunta la sera del 5 maggio, tutti ed in salute (), anche se con qualche callo ai piedi ed una buona dose di acqua piovana sulle spalle, dopo un sali-scendi di strade e sentieri di Giudicarie, Bleggio e Valle dei Laghi, attraversando deliziosi borghi montani (chi non conosce, per dirne uno, San Lorenzo in Banale?) e suggestivi scenari naturali (uno fra tutti: la Forra del Limarò). Sullo sfondo, sempre, lo spettacolare panorama delle Dolomiti di Brenta.
Non è stato un cammino qualsiasi, quello che è partito il primo maggio a Madonna di Campiglio. Potremmo definire questi pellegrini i “pionieri” di un nuovo lancio per il Cammino di San Vili, il cui tracciato esiste già dagli anni Ottanta, ma che ha visto in questo ultimo anno un ripensamento ed una valorizzazione frutto dalla collaborazione tra Parco Fluviale della Sarca, Sat, Apt locali e Natourism. In un’epoca in cui il camminare lento ha riacquistato nuova dignità, non si poteva non pensare a questa naturale via di comunicazione tra vallate trentine come strumento per coltivare un turismo che mette al primo posto il rispetto del territorio e l’incontro con gente e cultura di montagna. La promozione del Cammino – evento sul San Vili è avvenuta in collaborazione con la Compagnia dei Cammini, e la lunga cordata è stata condotta da Laura Ciaghi, Accompagnatrice di Territorio e Dottore in Scienze Forestali. Approfondimenti culturali, come la visita alle chiesette della Rendena che ricordano il leggendario passaggio di San Vigilio, si sono intervallati a riflessioni sulla natura dei luoghi, legati dal filo rosso dello scorrere della Sarca. Iron, il paese fantasma decimato dalla peste, ha regalato ai pellegrini la suggestione di un luogo dimenticato e carico di energia, un simbolo dell’intero Cammino di San Vili, per raggiungere il quale vale la pena una salita a tratti impegnativa. Non sono mancati gi incontri con il territorio, come lo storytelling di Maurizio e del “suo” Bosco Arte Stenico o l’insolita passeggiata con i lama di Deggia.
Ciliegina sulla torta: l’arrivo a Trento il giorno di chiusura del 66°TrentoFilm Festival, che proprio quest’anno si è concentrato sul tema del cammino, ed è valso ad ogni partecipante un posto riservato al Teatro Santa Chiara, per assistere alla cerimonia di premiazione dei vincitori e al concerto finale.